Hai acquistato il dominio, sei soddisfatto del nome ma i costi del tuo provider sono troppo elevati e rischi di non riuscire più a mantenerlo.
La paura di perdere il dominio, dopo tanto cercare e dopo aver costruito un’identità attorno ad esso, è molto più comune di quanto si pensi.
Potremmo paragonare il nome dominio al proprio numero di telefono. Tutti i nostri contatti conoscono il nostro numero di telefono e hanno salvato nella loro rubrica il nostro nome, ma cosa accadrebbe se il numero dovesse cambiare?
Ci ritroveremo costretti a ricercare i nostri amici, parenti, colleghi e comunicare loro il nuovo numero di telefono, col rischio di perdere contatti preziosi, oltre a generare alcune difficoltà non indifferenti.
La stessa cosa potrebbe accadere con il proprio nome dominio, ma con la differenza che risulti complicato comunicare a tutti il nuovo cambio, e sicuramente ciò comporterà notevoli disagi per chi digiti il vecchio dominio.
Il sito potrebbe non vedersi o apparire uno completamente differente.
Eventuali email inviate ai vecchi indirizzi rischiano di tornare indietro perché non trovano più il destinatario.
E tutto ciò si rifletterà nell’immagine della vostra attività, causando un danno non indifferente.
Per fortuna tutti i provider sono in grado di fornire un codice di trasferimento, denominato Authcode che contrassegna il dominio e permette di autorizzare la migrazione da un provider a un altro.
In questo modo si ha la possibilità di migrare il dominio presso altri servizi, continuando a mantenere lo stesso nome.
Come funziona il trasferimento?
Ogni dominio ha delle regole ben precise che riprendono le modalità di migrazione dello stesso.
Queste sono molto spesso regolamentate dall’estensione associata al nome dominio, che riprende le norme dettate dal NIC (Network Information Center).
Per esempio, le estensioni come .com, .org, .net, che fanno parte del tipo generico (gTLD) per essere trasferiti necessitano che siano trascorsi almeno 60 giorni dall’attivazione o dall’aggiornamento dei dati, come i nameserver o quelli anagrafici.
Le estensioni appartenenti alla nazionalità (ccTLD), come .it, .co.uk, .de, .fr, .us, è possibile trasferirli anche prima che siano trascorsi i 60 giorni.
Come trasferisco il mio dominio?
Nella maggior parte dei casi, per autorizzare la migrazione bisogna venire in possesso del codice di trasferimento, o Authcode.
Questi viene fornito, per legge, dal provider che non può esimersi dal rilasciarlo, a meno che vi siano debiti pregressi o sussistono degli accordi differenti tra le parti.
Di solito l’authcode può essere prelevato dal proprio pannello di registrazione, o si può richiedere attraverso un pulsante, sempre dal pannello, l’invio di un’email con il codice di migrazione.
Provider come GoDaddy, Aruba, Register, Ovh, Flazio Domains e molti altri, rilasciano il codice di trasferimento in maniera libera, dando la possibilità all’utente di venirne in possesso in qualsiasi momento, accedendo all’interno del proprio account e posizionandosi nella scheda del dominio.
Una volta che si è possessori del codice di trasferimento, basterà cercare il nuovo provider che si intende utilizzare e seguire i passaggi per la registrazione del dominio.
Inserendo il proprio dominio .it, ad esempio, su Flazio Domains, il sistema rileverà che lo stesso risulta occupato.
Tramite il pulsante Trasferisci sarà possibile inserire il codice di trasferimento e completare così la procedura di registrazione.
I tempi di trasferimento possono andare da un minimo di 3 giorni fino a 8 giorni, durante i quali i due provider entreranno in comunicazione per avviare la procedura di migrazione.
Ricordati sempre di effettuare un backup dell'email, per evitare di perdere la corrispondenza.
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